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aprile 14, 2016

Acquisti in rete? Ecco come fare per evitare la truffa.

La crescita dell’e-commerce in Italia continua, nel 2015 sono stati superati i 16miliardi di euro con un incremento in valore del 16% rispetto al 2014, pari a oltre 2,2 miliardi di euro, anche se rimaniamo ancora lontani dai principali mercati occidentali, dove la diffusione del commercio online è molto più ampia.

I consumatori abituali, che effettuano almeno un acquisto al mese in rete, sono più di 11 milioni, mentre più del 35% dei consumatori effettua almeno un acquisto online nell’arco di tre mesi.

E’ innegabile che l’e-commerce presenti molte opportunità di acquisto al risparmio per il consumatore, ma occorre conoscere le principali regole di sicurezza per evitare di subire truffe online.

Come possiamo evitarlo? Quali sono le regole da seguire per evitare di subire truffe sul web?
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Ecco alcuni consigli da seguire:

L’informativa precontrattuale. Prima di essere vincolati da un contratto a distanza, avete diritto a ricevere una dettagliata informativa precontrattuale, chiara e comprensibile. L’informativa deve prevedere una serie di specificazioni importanti. Dalle caratteristiche dei beni e servizi che si sta per acquistare, alle informazioni anagrafiche e geografiche del venditore. Dalla informazioni sul diritto di recesso alle specifiche modalità di pagamento.

I metodi di pagamento: potete effettuare acquisti online con vari metodi di pagamento. I metodi più sicuri sono ancora oggi le carte prepagate e il contrassegno, mentre sarebbe preferibile non utilizzare metodi, come i bonifici, che non permettono di essere bloccati o contestati. Non tutti i negozi virtuali accettano tutte le tipologie di pagamento. Tuttavia molti, se non tutti, accettano il pagamento tramite prepagate. Un altro metodo che garantisce un certa tranquillità è il pagamento tramite PayPal, che permette di effettuare transazioni senza condividere i dati con il destinatario finale del pagamento.

Ricordate, inoltre, che non bisogna mai condividere PIN e password. Per gli acquisti online, non vengono richiesti dati personali come la password, il PIN o altre credenziali di accesso al proprio conto corrente. Per cui, se vi vengono chiesti, diffidate del sito e non effettuate acquisti.

E’ inoltre vietato applicare maggiorazioni sulle tariffe applicate nel caso in cui l’acquirente scelga di non pagare in contanti ma attraverso carte di credito, di debito e forme di pagamento elettroniche. Analogo divieto nel caso in cui esista una tariffa telefonica su linee dedicate messe a disposizione del consumatore dal venditore, nelle vendite dirette e a distanza.

La verifica dei dati del venditore. Verificate che sul sito siano presenti tutti i dati che permettono di identificare il venditore. Ad esempio, è possibile cercare tutte le informazioni sul sito tramite il database WHOIS (www.whois.net). E’ consigliabile fare anche una ricerca sul nominativo del titolare del sito tramite siti, blog o forum online dedicati agli acquisti online, per capire se in qualche occasione si è comportato in modo truffaldino.
Questo è uno strumento utilizzato soprattutto sulle piattaforme di vendita come Amazon o E-Bay, dove i feedback sono la chiave di lettura dell’onestà e della sicurezza che fornisce il venditore.

Il diritto di recesso: la recente normativa europea entrata in vigore lo scorso anno ha aumentato a 14 giorni il termine per ripensare all’acquisto effettuato online e decidere di recedere dal contratto, attraverso una procedura più semplice grazie all’utilizzo di un modulo tipo.

La protezione dati pagamento: è sempre bene verificare che il sito garantisca un’adeguata protezione dei dati al momento del pagamento. Al momento del pagamento il sito dovrebbe presentare un sistema di protezione della trasmissione dei dati SSL (Socket Secure Lock). Lo si può riconoscere se sul sito è presente, di solito nella parte bassa dello schermo, un lucchetto chiuso. La presenza di un lucchetto aperto indica che il sito non è sicuro e la transazione non è adeguatamente protetta. In questo caso evitate di portare a termine l’acquisto.

La conservazione della documentazione: per aumentare il livello di sicurezza, soprattutto in caso di contestazioni seguenti l’acquisto, conservate con cura almeno una copia degli ordini effettuati e di tutte le comunicazioni intercorse. Stampate sempre la pagina e/o la e-mail di conferma dell’acquisto. Se la transazione si interrompe e non si ha la certezza dell’esito, inviate una lettera raccomandata al venditore e per conoscenza alla vostra banca e alla società emittente la carta di credito, segnalando che l’acquisto non è stato effettuato e quindi che non si deve procedere all’addebito

La protezione dati personali: online non solo si può correre il rischio di subire una truffa economica, ma anche di vedere “rubati” i propri dati personali. E’ quindi fondamentale, al fine di prevenire tale opportunità, non fornire mai i dati personali né indirizzi e numeri di telefono, se inutili ai fini dell’esecuzione del contratto. Se il venditore esige il conferimento di questi dati, non procedere all’acquisto.

La consegna: è opportuno che, al momento della consegna della merce, ne verificate tempestivamente l’integrità. Qualora il pacco appaia visibilmente danneggiato è opportuno che il consumatore rifiuti la consegna o lo accetti con riserva sulla bolla di consegna. Se non lo fa perde il diritto di sostituzione del bene o di risarcimento del danno da trasporto. Nel caso in cui i pacchi siano integri esternamente e quindi la merce sarà controllata in un secondo momento, è sempre opportuno accettare la merce con riserva e scrivere sulla bolla di consegna “accetta con riserva”.

L’assicurzione degli acquisti: scegliete sempre una spedizione tracciabile e assicurata. Il costo, di solito, è di poco superiore, ma permette di sapere in modo certo e tempestivo dove si trova l’oggetto comprato.

In caso di truffa: inoltrate un reclamo al rivenditore e procedete poi con una denuncia alla polizia postale; nel caso incappiate nell’acquisto di beni contraffatti, sarà opportuno procedere con una segnalazione alla Guardia di finanza competente in materia; è sempre opportuno segnalare la pratica commerciale scorretta anche all’Antitrust.

Ultimo consiglio…Condividi l’esperienza: in caso di disavventure, raccontate la vostra storia su blog e social network e scrivete alle riviste specializzate, così da evitare che possa accadere ad altri. Voi non vi sarete salvati ma qualcuno potrebbe farcela!

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