Alimentazione animale: gli OGM entrano nella catena alimentare "dalla finestra".
Attualmente la maggior parte degli OGM che entrano nella nostra catena alimentare prendono la via dei mangimi animali.
Gran parte dei mangimi sono infatti composti da mais, soia o colza geneticamente manipolati. I produttori non sono tenuti per legge a dichiarare la presenza di OGM nei mangimi e di conseguenza i consumatori non hanno informazioni sui prodotti derivati da animali che sono stati nutriti con OGM: pollame, uova, suini, pesci, bovini, latte, formaggi, ma anche paste all'uovo, biscotti, dolci ecc.
Le nostre liste sono uno strumento di informazione e danno la possibilità di scegliere i prodotti delle aziende che hanno adottato una politica volta ad evitare l'uso di mangimi OGM. I consumatori hanno un grande potere.
Telefonare alle aziende alimentari, e chieder loro conto delle politiche adottate in merito agli OGM e alla tutela del consumatore,è un poderoso strumento in mano ai consumatori, per far sentire la propria voce. La voce di tanti singoli consumatori è in grado di cambiare il mercato.
Fai sentire la tua voce! é molto più potente di quanto credi!
Come si presenta questa lista?
Vi presentiamo qui di seguito una lista di produttori di pollame, uova, suini, pesci d'allevamento e piatti pronti preparati con ingredienti provenienti da animali nutriti con mangimi "con o senza OGM", oltre ad alcuni esempi di prodotti per i quali il produttore ha garantito l'assenza di OGM dall'alimentazione del bestiame (latticini, carne bovina e di vitello).
Attenzione!
Le liste di prodotti che Greenpeace propone qui di seguito sono realizzate in base alle dichiarazioni scritte ricevute delle aziende alimentari. Greenpeace non garantisce che i prodotti segnalati in rosso provengano effettivamente da animali nutriti con OGM, né che i prodotti in verde ne siano completamente esenti, ma si riserva la possibilità di condurre analisi per verificare tali dichiarazioni.
Non abbiamo potuto, per evidenti ragioni pratiche, elencare tutta la gamma dei prodotti delle marche citate. Abbiamo perciò deciso di mostrare, per ogni marca, i prodotti maggiormente presenti sugli scaffali e i più conosciuti dal grande pubblico. Dato che alcune società hanno più linee di prodotti, provenienti da filiere diverse, alcuni prodotti della stessa azienda potrebbero trovarsi in liste diverse (per esempio alcuni in verde ed altri in rosso), quindi attenzione al singolo prodotto.
Queste liste non comprendono tutti i prodotti disponibili sul mercato italiano. Il mercato muta costantemente, per questa ragione le liste saranno aggiornate periodicamente.
Cos'è la lista verde?
Nella lista verde, troverete i prodotti per i quali le aziende hanno assicurato di non utilizzare OGM (compresi i derivati) in nessuna fase della produzione, compresa l'alimentazione degli animali d'allevamento.
Nella maggior parte dei casi sono le aziende stesse a dichiarare l'assenza di OGM dal processo produttivo.
Il metodo più affidabile, per ora attuato solo da alcune aziende e ancora in fase di sviluppo, è quello basato sulla tracciabilità lungo tutta la filiera (dalle sementi, all'allevamento, al banco di vendita); non appena sarà a regime, solo i produttori che utilizzeranno questo sistema figureranno in lista verde.
Cos'è la lista arancione?
Nella lista arancione, troverete i prodotti e le aziende che al momento non sono ancora in grado di assicurare la completa assenza di mangimi OGM dall'alimentazione degli animali di allevamento, ma hanno già messo in atto misure per raggiungere questo obiettivo, anche se il processo non è ancora finalizzato.
La lista arancione non dà la garanzia che gli animali siano stati nutriti con mangimi privi di transgenico, ma sottolinea l'impegno assunto dal produttore.
La lista arancione è di transito: nessun prodotto vi rimane a lungo, in mancanza di progressi, questi passeranno in lista rossa, altrimenti in verde.
Cos'è la lista rossa?
Nella lista rossa, troverete i prodotti per i quali le aziende non hanno fornito garanzie di escludere l'utilizzo di mangimi OGM (compresi i derivati). In molti casi i produttori non hanno espresso un chiaro impegno volto ad eliminare gli OGM dall'alimentazione animale. In altri casi hanno dichiarato a Greenpeace le proprie "buone intenzioni", ma non hanno fornito indicazioni su passi e tempi concreti riguardo l'eliminazione dei mangimi OGM. Oppure i produttori si sono semplicemente rifiutati di fornire indicazioni chiare sulla propria politica riguardo alla mangimistica OGM.
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