Ci sono voluti 6 anni ma la riapertura del Bolshoi, il mitico teatro moscovita, è vicina.
Il media-tour organizzato dai curatori del restauro mostra che i lavori sono quasi ultimati: "Al 99 per cento", dice Mikhail Sidorov di Summa Capital, l'azienda che ha svolto il remaquillage da 700 milioni. Il teatro è già in grado di ospitare prove degli spettacoli.
A partire dal 28 ottobre (giorno della riapertura, che avverrà in pompa magna, davanti al presidente Medvedev): tornerà nell'elite della cultura mondiale.
Costruito a partire dal 1824, ma assurto al massimo splendore nell'Ottocento, il Bolshoi è stata una delle più illustri vittime della rovina del primo post-comunismo.
Chiuso dal 2005 per restauri, si sarebbe dovuto riaprire nel 2008, ma il progressivo levitare dei costi, tra burocrazia e corruzione, hanno provocato ripetuti slittamenti. L'interno stato riportato agli splendori della sua versione "top", quella del 1856, quando il Bolshoi venne ricostruito dopo un incendio.
Anche l'acustica, per migliorare, è tornata al passato: un piano "extra" introdotto tra palco e platea in era comunista è stato rimosso. Dopo la giornata di gala, cui prenderà in parte anche l'orchestra della Scala diretta da Barenboim, si comincia il 2 novembre, con Ruslan e Lyudmila, classica opera di Glinka.
L'edificio venne costruito nel 1824 su disegno dell'architetto Andrei Mikhailov, per sostituire il teatro Petrovka, distrutto dal fuoco nel 1805. Il nuovo teatro venne inaugurato il 18 gennaio 1825 con il balletto Cendrillon di Fernando Sor.
Fino a circa il 1840 il teatro presentava unicamente opere russe. el 1853 un incendio causò gravi danni alla struttura, che fu riaperta nel 1856.
Il teatro è raffigurato sulla banconota da 100 rubli.
Immagini del restauro:
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