Esiste una guerra sconosciuta che ogni anno fa più di 400 morti. Non è combattuta con armi e non vede fronteggiarsi uomini contro uomini. Questa è una battaglia che sembra uscita dal Libro della giungla di Kipling o dai racconti di qualche avventuriero e viaggiatore ottocentesco: questa è la guerra tra gli abitanti della Foresta del Chilapata, nord del Bengala, e gli elefanti.
Un conflitto che sa di paradossale visto che questi mastodonti sono venerati come divinità da questa popolazione.
Sono molte le storie di morte e distruzione che hanno colpito gli abitanti della foresta: come quella di Shushila Kheria, 18 anni, Niraj, 8 anni, Manisha, 10 anni e Anima, 4 anni, rimaste orfane dopo l’uccisione del padre, come quella di Fulmani Urao rimasta uccisa durante un attacco e del figlio Asman miracolosamente sopravvissuto e quella di Mangra Orao a cui è stata amputata una gamba.
Gli abitanti, oltre ad aver costruito delle protezioni al fine di essere avvisati dell’arrivo di questi bestioni, si stanno avvalendo anche di un altro aiuto, quello di Shankari: l’elefantessa, dopo essere stata prelevata dal suo branco dalla guardia forestale, è stata allenata ad essere una kunki, ovvero un elefante usato per scacciare le mandrie selvagge che invadono i villaggi.
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