Nuovo regime di tassazione di tutte le rendite finanziarie.

Dal 1° gennaio 2012, con il Decreto Legge n. 138/2011 convertito nella Legge n.148/2011, il regime di tassazione di tutte le rendite finanziarie (redditi di capitale e redditi diversi) sarà unificato introducendo un’imposta unica del 20%.

COSA DEVI SAPERE.

 
• Redditi di Capitale: sono gli interessi e gli altri proventi derivanti da depositi e conti correnti, i libretti di risparmio, gli interessi e gli altri proventi delle obbligazioni, gli utili derivanti da partecipazioni non qualificate (ad es.dividendi), i proventi derivanti dalle gestioni individuali o collettive di portafoglio (ad es. fondi comuni d’investimento).

• Redditi Diversi: sono le plusvalenze realizzate mediante la cessione a titolo oneroso di azioni, la vendita o il rimborso di obbligazioni, la vendita a termine di valute, i redditi derivanti da derivati.

LE NOVITÀ.

Conti correnti liberi e depositi liberi o vincolati Dal 1° gennaio 2012, la tassazione passa dal 27% al 20% sugli interessi di conto corrente liberi e depositi liberi o vincolati. Sulle linee vincolate attivate nel 2011 e con scadenza nel 2012, l’imposta sugli interessi sarà dovuta al 27% per la quota maturata fino al 31 dicembre 2011 e al 20% per la quota maturata nel corso del 2012.

Investimenti finanziari: redditi di capitale e redditi diversi La tassazione passa dal 12,50% al 20% su plusvalenze, dividendi, interessi, proventi derivanti da investimenti finanziari in: Azioni, Obbligazioni, Fondi comuni d’investimento, Sicav, Etf, Etc, Covered warrant, Derivati, Pronti contro termine, Prestito Titoli. In caso di redditi di capitale soggetti alla tassazione del 27%, l’aliquota passa dal 27% al 20%.

Per i Pronti contro termine attivati nel 2011 e con scadenza nel 2012 verrà mantenuta la tassazione del 12,50%.

OPZIONE DI AFFRANCAMENTO PER IL DEPOSITO TITOLI.

La riforma prevede la possibilità di avvalersi della cosiddetta opzione di "affrancamento" che consente di applicare l'aliquota del 12,50% sulle plusvalenze potenziali al 31 dicembre 2011 e far emergere le minusvalenze potenziali alla stessa data, determinate valorizzando il proprio patrimonio ai prezzi del 31 dicembre 2011. 

L’opzione di affrancamento può essere richiesta a partire dal 1° gennaio 2012 al 31 marzo 2012 attraverso la compilazione e l'invio di uno specifico modulo, che sarà reso disponibile da gennaio preso la tua banca e che dovrà essere inviato via fax e pervenire alla stessa entro il termine del 31 marzo 2012.

RICORDA CHE:

 • Per gli investitori soggetti al regime amministratoLa richiesta di affrancamento può essere fatta per deposito titoli. Questo significa che saranno affrancate tutte le attività finanziarie, legate a ogni deposito titoli ed eventuali sottodepositi, possedute al 31 dicembre 2011 e ancora presenti al momento dell'esercizio dell'opzione.

• Per i depositi ed eventuali sottodepositi cointestatiPer richiedere l'opzione di affrancamento, sarà necessaria una dichiarazione sottoscritta da parte di tutti i titolari del rapporto.

• Per gli investitori in regime dichiarativoLa scelta dell'opzione di affrancamento dovrà essere espressa in sede della propria dichiarazione dei redditi annuale su tutti i titoli di proprietà.

La Banca non può esprimere un parere sull’opportunità di avvalersi dell’affrancamento in quanto deriva dalla combinazione di variabili non prevedibili (singola posizione del cliente, valori al 31 dicembre 2011, attese di mercato, etc..).

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