Le basi giuridiche dell'azione comunitaria nei trattati costitutivi.
La politica sanitaria pubblica dell’UE trae origine dalle disposizioni in materia di salute e sicurezza e successivamente si sviluppa come risultato della libera circolazione delle persone e delle merci nel mercato interno, che richiede un coordinamento nel campo della sanità pubblica. Nelle misure di armonizzazione finalizzate alla realizzazione del mercato interno, le proposte nel campo della salute e della sicurezza si basavano su un elevato livello di protezione. Diversi fattori, tra cui la crisi dell’encefalopatia spongiforme bovina (BSE) alla fine del XX secolo, hanno posto la salute e la tutela dei consumatori in cima all’agenda politica.
Attualmente il Trattato di Lisbona, in vigore dal 1° dicembre 2009, prevede il miglioramento delle politiche sanitarie. Sebbene l’organizzazione e la gestione del sistema sanitario restino di competenza degli Stati membri, il Trattato prevede misure il cui obiettivo diretto è tutelare la salute pubblica, comprese quelle relative al tabacco e al consumo eccessivo di alcol. Per una maggiore protezione dei pazienti, l’UE può ora stabilire standard applicabili ai prodotti e ai dispositivi medici. Infine, il trattato aiuta gli Stati membri a reagire in caso di allarme tempestivo di gravi minacce transfrontaliere.
Nello specifico, il ruolo dell’UE è quello di integrare le politiche nazionali: aiutare i governi dell’UE a raggiungere obiettivi comuni; generare economie di scala mettendo in comune le risorse; aiutare i paesi dell’UE ad affrontare sfide comuni come le pandemie, le malattie croniche o l’impatto dell’allungamento dell’aspettativa di vita sui sistemi sanitari.
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