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settembre 17, 2024

Controllo privato dell’economia e limitazioni dei governi (2a parte).

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L'Italia era un problema particolarmente spinoso perché lì la resistenza antifascista era fortissima, estremamente popolare e rispettata. La Francia aveva un sistema di propaganda molto migliore dell'Italia, perciò sappiamo molto più della resistenza francese rispetto a quella italiana, ma in realtà la resistenza italiana fu di gran lunga più significativa di quella francese.

La gente che si impegnò nella resistenza francese era coraggiosissima e lodevolissima, ma costituiva un settore limitato della società: durante l'occupazione nazista la Francia nel suo complesso era stata per lo più collaborazionista. Invece l'Italia era un caso diverso: la resistenza italiana era talmente forte che in pratica aveva liberato da sola l'Italia del Nord e teneva bloccate sei o sette divisioni tedesche; il movimento operaio era molto organizzato, con un forte appoggio da parte della popolazione.

Quando gli eserciti americano e britannico arrivarono al Nord, furono costretti a rovesciare il governo che era già stato insediato dalla resistenza in quelle regioni e a sabotare i numerosi progressi fatti verso il controllo operaio delle industrie. E rimisero al posto di comando i vecchi padroni, dal momento che la rimozione di questi collaboratori del fascismo era stata una "destituzione arbitraria" dei legittimi proprietari: usarono proprio questa espressione. Quindi sabotammo anche le procedure democratiche perché era evidente che le elezioni successive sarebbero state vinte dalla resistenza e non dagli screditati conservatori. In Italia c'era il pericolo che vincesse la democrazia - il governo statunitense la definiva tecnicamente "comunismo" - e come al solito bisognava impedirlo.

La stessa cosa successe in quegli anni anche altrove, e in alcuni paesi con maggiore uso della violenza. Perciò per distruggere la resistenza antinazista in Grecia e rimettere al potere i complici dei nazisti c'è voluta una guerra in cui sono morte forse cento e sessantamila persone e ottocentomila sono scappate dalle loro case, tanto che il paese non si è ancora ripreso da quel trauma. In Corea furono uccise centomila persone alla fine degli anni quaranta, ancor prima che cominciasse la vera e propria guerra di Corea. Invece in Italia fu sufficiente organizzare forme di sovversione, compito che gli Stati Uniti presero molto sul serio.

Così abbiamo fondato leggi massoniche di estrema destra e gruppi paramilitari terroristici, abbiamo riportato i crumiri e la polizia fascista, gli abbiamo tolto il cibo, abbiamo fatto in modo che la loro economia non funzionasse. Il primo memorandum del Consiglio di sicurezza nazionale, NSC 1, parla dell'Italia e delle elezioni italiane e afferma che se i comunisti prendono il potere con le elezioni in maniera legittima e democratica gli Stati Uniti devono dichiarare l'emergenza nazionale, la Sesta flotta nel Mediterraneo dev'essere messa in stato d'allerta e si devono avviare attività sovversive in Italia allo scopo di rovesciare il governo e piani di contingenza in vista di un intervento militare diretto: ripeto, se la resistenza avesse vinto elezioni democratiche legali.

E non era tanto per ridere, niente affatto, c'era gente ai massimi livelli del governo statunitense che assumeva posizioni anche più estreme di queste. Per esempio, il già citato George Kennan, che viene reputato un grande spirito umanitario, riteneva che dovessimo invadere l'Italia ancora prima delle elezioni senza nemmeno permettere che succedesse una cosa del genere, ma poi fu trattenuto da altri che sostenevano che forse potevamo influenzare le elezioni minacciandoli di farli morire di fame e con ampio utilizzo di terrorismo e sovversione, una tattica che alla fine si è rivelata efficace.

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