Con l’avanzare della digitalizzazione in qualsiasi settore non poteva certo mancare questa nuova chitarra chiamata Misa Digital Guitar.
Non vuole essere una sostituta della classica chitarra elettrica, ma un nuovo strumento che, con il suo touchpad, offre possibilità in parte più ampie - e comunque diverse - per suonare e divertirsi. E' questo - in breve - lo spirito di Michael che ha disegnato la Misa Digital Guitar.
Malgrado il nome altisonante, si tratta di un controller MIDI a forma di chitarra: con la mano sinistra si specificano le note sulla tastiera, con la mano destra si hanno a disposizione due parametri MIDI a scelta che si attivano toccando il touchscreen rettangolare (nel video d'esempio sono un filtro digitalizer da sinistra a destra e velocity crescente dall'alto verso il basso) e che determinano inizio e fine della nota suonata.
Il touchscreen rettangolare comanda una CPU interna su cui e' installato un sistema operativo Linux embedded minimale.
Non ci sono suoni nativi, dunque tramite cavo MIDI va collegata ad un hw tipo synth o ad un PC con dei suoni adatti (come tutti gli strumenti MIDI, insomma).
L'inventore e' un'australiano che pensa di commercializzare la sola chitarra e viceversa di lasciare il codice del sensore open source (gratuito, liberamente modificabile e migliorabile).
Per intervenire sulla configurazione della chitarra va necessariamente usato un collegamento di rete chitarra-computer (si accede al Linux embedded tramite SSH, tanto per dire, e si modificano i file).
Non solo si modificano i parametri MIDI comandati del touchscreen rettangolare, ma anche della tastiera (per es. accordature alternative).
Al momento non e' possibile suonare piu' note contemporaneamente "sulla stessa corda", ma l'autore dice che inizialmente aveva previsto questa possibilita', ora l'ha tolta ma potrebbe reintrodurla in futuro.
La chitarra e' realizzata in plastica ABS, lo schermo e' un LCD 800x600, la CPU interna e' 500 MHz AMD (x86 compatibile), dunque si presume che richiede una batteria o addirittura alimentazione in corrente alternata, oltre ad una interfaccia Ethernet per la connessione in rete.
Il manico ha 144 tasti che non sono sensibili alla pressione, solo al tocco (e non esistono "corde aperte").
Disponibile per il momento solo in bianco o in nero, ad oggi il prezzo di vendita non e' ancora stato fissato.
Tramite le coordinate X e Y del touchscreen sono gestiti due parametri MIDI di tipo CC.
Nel video d'esempio sull'asse X un digitalizer filter e sull'asse Y la velocity (l'intensita', il volume).
Esiste una zona circolare al centro su cui si possono impostare altri due parametri MIDI, nel video d'esempio e' stato impostato un whammy (pitch trasposer).
L'autore dice che non desiderava emulare le chitarre reali (in effetti pollice e dita della mano destra adesso hanno tutt'altra funzionalita') ma di avere un sensore che gli permettesse di gestire i vari parametri di un sintetizzatore (sustain, contour, pitch, ecc) e dunque di poter controllare questi parametri tramite la mano destra.
Non vuole essere una sostituta della classica chitarra elettrica, ma un nuovo strumento che, con il suo touchpad, offre possibilità in parte più ampie - e comunque diverse - per suonare e divertirsi. E' questo - in breve - lo spirito di Michael che ha disegnato la Misa Digital Guitar.
Malgrado il nome altisonante, si tratta di un controller MIDI a forma di chitarra: con la mano sinistra si specificano le note sulla tastiera, con la mano destra si hanno a disposizione due parametri MIDI a scelta che si attivano toccando il touchscreen rettangolare (nel video d'esempio sono un filtro digitalizer da sinistra a destra e velocity crescente dall'alto verso il basso) e che determinano inizio e fine della nota suonata.
Il touchscreen rettangolare comanda una CPU interna su cui e' installato un sistema operativo Linux embedded minimale.
Non ci sono suoni nativi, dunque tramite cavo MIDI va collegata ad un hw tipo synth o ad un PC con dei suoni adatti (come tutti gli strumenti MIDI, insomma).
L'inventore e' un'australiano che pensa di commercializzare la sola chitarra e viceversa di lasciare il codice del sensore open source (gratuito, liberamente modificabile e migliorabile).
Per intervenire sulla configurazione della chitarra va necessariamente usato un collegamento di rete chitarra-computer (si accede al Linux embedded tramite SSH, tanto per dire, e si modificano i file).
Non solo si modificano i parametri MIDI comandati del touchscreen rettangolare, ma anche della tastiera (per es. accordature alternative).
La chitarra e' realizzata in plastica ABS, lo schermo e' un LCD 800x600, la CPU interna e' 500 MHz AMD (x86 compatibile), dunque si presume che richiede una batteria o addirittura alimentazione in corrente alternata, oltre ad una interfaccia Ethernet per la connessione in rete.
Il manico ha 144 tasti che non sono sensibili alla pressione, solo al tocco (e non esistono "corde aperte").
Disponibile per il momento solo in bianco o in nero, ad oggi il prezzo di vendita non e' ancora stato fissato.
Tramite le coordinate X e Y del touchscreen sono gestiti due parametri MIDI di tipo CC.
Nel video d'esempio sull'asse X un digitalizer filter e sull'asse Y la velocity (l'intensita', il volume).
Esiste una zona circolare al centro su cui si possono impostare altri due parametri MIDI, nel video d'esempio e' stato impostato un whammy (pitch trasposer).
L'autore dice che non desiderava emulare le chitarre reali (in effetti pollice e dita della mano destra adesso hanno tutt'altra funzionalita') ma di avere un sensore che gli permettesse di gestire i vari parametri di un sintetizzatore (sustain, contour, pitch, ecc) e dunque di poter controllare questi parametri tramite la mano destra.
fonte: Audio Accordo
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