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febbraio 27, 2012

Mappa dei Comuni sciolti per mafia.

mappa_scioglimento_comuni_maffiaIl sito www.federalismocriminale.it ospita la mappa digitale dei comuni e ospiterà tutti i decreti di scioglimenti di comuni e Asl dal 1991 ad oggi.

 
Case di avversari politici demolite dalle ruspe, concorrenti alla carica di sindaco intimiditi con manifesti di morte, vigili urbani affiliati ai clan, omicidi in comune, piani regolatori a casa dei boss. Storie dall'Italia dei comuni sciolti per mafia, storie che raccoglie il giornalista Nello Trocchia nel libro Federalismo criminale, edizioni Nutrimenti.


Un viaggio nei comuni dove governano le organizzazioni criminali con la politica che si offre al gioco, collusa, o banchetta e spartisce gli affari. Per la prima volta in un libro un filo rosso dal 1991 ad oggi traccia un bilancio dell'applicazione di questo strumento normativo che consente l'azzeramento dei consigli comunali.


Sono 195 i decreti di scioglimento, tra cui due Asl e una azienda provinciale sanitaria coinvolta. Sono 31 i comuni sciolti due volte, per realizzare la massima del procuratore antimafia Grasso ‘in alcuni comuni è lo stato che deve infiltrarsi’.

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Storie di democrazia sospesa e di una politica che ,sprezzante, torna in sella. Ora questi decreti di scioglimento e le relazioni allegate diventano un archivio, una mappa digitale dove ciascun cittadino potrà osservare la presenza pervasiva delle mafie, visualizzare l'anno di scioglimento di  un comune e leggere motivazioni e ragioni dell’azzeramento.


“Uno spazio aperto – racconta Nello Trocchia – perché l’informazione circoli liberamente, perché la conoscenza di chi torna in sella, dello scempio della collusione tra mafia e politica, degli effetti sui servizi al cittadino, possa diventare patrimonio condiviso. Per questo ho deciso di mettere on line la documentazione che ha dato corpo al libro”.

Il sito www.federalismocriminale.it ospita la mappa digitale dei comuni e ospiterà tutti i decreti di scioglimenti di comuni e Asl dal 1991 ad oggi. In questo progetto associazioni ed enti di grande spessore sociale e civico hanno dato la loro adesione e contribuiranno, con la costituzione di un gruppo di lavoro, alla realizzazione del progetto.


Ecco i partner di questo percorso: Liberainformazione,  l’osservatorio nazionale sull’informazione per la legalità e contro le mafie, Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, e Narcomafie, rivista di informazione sulle mafie del Gruppo Abele. “La normativa sui comuni sciolti per mafia- dice Giovanni Di Martino, responsabile Comuni Sciolti di Avviso Pubblico- rappresenta un passaggio indispensabile per l’affermazione dei principi democratici nelle nostre realtà.


La nuova legge però, per diversi aspetti indebolisce l’istituto dello scioglimento perché adesso vengono richiesti presupposti più restrittivi che rendono più difficile avviare il procedimento. Fondi potrebbe rappresentare il primo caso”.

fonte: Gazzetta del Sud

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