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luglio 12, 2012

Spending review: l'Abc in 65 voci, dagli acquisti della Pa alle università, tutti i tagli spiegati dalla A alla Z.

Tutti i tagli spiegati dalla A alla Z. Con gli interventi varati con la spending review il risparmio per lo Stato sarà di 4,5 miliardi per il 2012, di 10,5 miliardi per il 2013 e di 11 miliardi per il 2014.

Con revisione della spesa pubblica, in inglese spending review, si intende quel processo diretto a migliorare l'efficienza e l'efficacia della macchina statale nella gestione della spesa pubblica attraverso la sistematica analisi e valutazione delle strutture organizzative, delle procedure di decisione e di attuazione, dei singoli atti all’interno dei programmi, dei risultati. Analizza più il come che il quanto.

Significa che i capitoli di spesa di uno o più ministeri vengono passati al vaglio per vedere cosa può essere tagliato, per scoprire se ci sono sprechi o casi di inefficienza. La revisione della spesa pubblica investe anche gli acquisti delle amministrazioni. Principio dell'operazione dovrebbe essere quello di identificare spese che non contribuiscono a raggiungere gli obiettivi che sono stati affidati alle diverse amministrazioni o che li raggiungono solo in maniera inefficiente, a fronte di spese molto più alte del necessario


  • Acquisti della Pubblica amministrazione, albo delle centrali di committenza.
Il Commissario straordinario Bondi istituirà, tramite Consip, un albo delle varie centrali di committenza che riceva notizia in tempo reale dell'avvenuta stipula dei contratti stipulati dalle stesse centrali di committenza. Consip provvederà a pubblicare i dati relativi a contratti e convenzioni,

  • Acquisti della Pubblica amministrazione, contratti nulli senza Consip.
Nullità dei contratti che non siano stati stipulati attraverso gli strumenti di acquisto messi a disposizione da Consip. Sonofatti salvi i contratti stipulati tramite diverse centrali di committenza, se questi prevedono condizioni più favorevoli per le Amministrazioni pubbliche.


  • Acquisti della Pubblica amministrazione, diritto di recesso.
Nei contratti in essere stipulati viene inserita ex lege una clausola che attribuisce alle amministrazioni il diritto di recesso, qualora le imprese non adeguino il contenuto delle prestazioni ancora da effettuare alle migliori condizioni previste in convenzioni Consip successive alla stipula dei contratti. Il mancato esercizio del diritto di recesso è comunicato dalla Amministrazione alla Corte dei Conti al fine del controllo successivo sulla gestione del bilancio e del patrimonio. Introdotto un meccanismo di riduzione delle condizioni economiche in favore delle amministrazioni che fanno ricorso alle convenzioni-quadro Consip e delle centrali di committenza regionali.


  • Acquisti della Pubblica amministrazione, obblighi per determinati beni e servizi.
Con riferimento a determinate categorie di beni e di servizi – per il momento energia elettrica, gas, carburanti - rete ed extra-rete, combustibili per riscaldamento e telefonia - fissa e mobile – viene stabilito l'obbligo assoluto per le pubbliche amministrazioni di acquistare attraverso gli strumenti di acquisto e di negoziazione messi a disposizione da Consip o dalle centrali di committenza regionali. I contratti stipulati in violazione della regola sono nulli e costituiscono illecito disciplinare e sono causa di reponsabilità amministrativa.


  • Acquisti della Pubblica amministrazione, regole in attesa della convenzione.
Le amministrazioni pubbliche possono effettuare acquisti autonomi esclusivamente per la durata e la misura strettamente necessarie, in attesa della stipula della convenzione messa a disposizione dalla Consip e dalle centrali di committenza regionali.
  • Acquisti piccoli Comuni.
I piccoli comuni potranno, in alternativa all'obbligo di costituire una centrale di committenza, utilizzare gli strumenti elettronici di acquisto gestiti da Consip o da altra centrale di committenza.



  • Affidamenti diretti.
Dal 1° gennaio 2014 l'affidamento diretto può avvenire solo a favore di società a capitale interamente pubblico nel rispetto della normativa comunitaria per la gestione in house, a condizione che il valore economico del servizio o dei beni oggetto di affidamento sia pari o inferiore a 200mila euro annui.

  • Affitti della Pubblica amministrazione, no agli aggiornamenti Istat per tre anni.
Per il triennio 2012-2014 non si applica l'aggiornamento all'indice Istat del canone dovuto da tutte le amministrazioni pubbliche (comprese le Regioni, gli enti locali, gli enti pubblici e le autorità indipendenti) per l'utilizzo in locazione passiva di immobili per finalità istituzionali. Prevista la facoltà del locatore di recedere dal contratto.

  • Affitti della Pubblica amministrazione, rinegoziazione.
Avvio della rinegoziazione delle locazioni passive di immobili a uso uffici di proprietà di terzi (di norma almeno un anno prima della loro scadenza) con l'obiettivo di giungere alla riduzione del 15% dei canoni. La rinegoziazione presuppone la permanenza delle esigenze allocative all'esito dei piani di riorganizzazione delle strutture amministrative previsti dalle norme vigenti e la presenza di adeguate disponibilità finanziarie.

  • Appalti di beni e servizi, rispetto del Codice.
Per evitare distorsioni della concorrenza e del mercato e assicurare la parità degli operatori nel territorio nazionale, dal 1° gennaio 2014 le pubbliche amministrazioni devono acquisire sul mercato di beni e servizi mediante le procedure concorrenziali previste dal codice appalti.

  • Archivi delle amministrazioni statali, riduzione degli spazi.
Riduzione degli spazi destinati agli archivi delle amministrazioni statali. Le amministrazioni dovranno procedere, entro il 31 dicembre di ogni anno, allo scarto di atti di archivio e comunicano annualmente all'Agenzia del demanio gli spazi resi disponibili.

  • Arcus spa, soppressione.
Soppressione della società Arcus spa, società vigilata dal Mibac e dal Mit, che si occupa della promozione di iniziative legate ai beni culturali e al mondo dello spettacolo. Le attività finora svolte dalla società saranno eseguite dalle competenti strutture del ministero dei Beni culturali.

  • Associazione Luzzatti, soppressione.
Soppressione immediata dell'Associazione italiana studi cooperativi Luigi Luzzatti, ente strumentale del ministero dello Sviluppo economico – che dunque ne assorbe le competenze – per promuovere la cultura cooperativa.


  • Auto blu, arrivano nuovi tagli.
A partire dal 2013 per il parco auro della Pubblica amministrazione arriva un limite pari al 50% della spesa sostenuta per il 2011 da applicarsi all'acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture, oltre che all'acquisto di buoni taxi. Il limite può essere derogato, per il solo 2013, esclusivamente per i contratti pluriennali già in essere. Eccezioni sono previste, poi, per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica. I contratti di locazione o noleggio in corso possono essere ceduti alle Forze di polizia e gli autisti assegnati a differenti mansioni o, qualora provenienti da altra amministrazione, restituiti all'amministrazione di appartenenza.


  • Autorità portuali, intervento sui compensi.
Il secondo decreto legge sulla spending review prevede la riduzione dei compensi degli organi delle Autorità portuali.
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