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gennaio 14, 2012

Ridiamoci sopra (per non piangere): basta pensione, i nonni al lavoro.

Ecco alcune tra le principali novità della manovra del governo Monti: verranno richiamati in servizio i nati negli anni Venti e Trenta. Sarà previsto un premio di mortalità con incentivi sulle esequie dei pensionati e la tassa sulla prima casa la pagheranno tutti, anche chi non la possiede.

Giorno dopo giorno, prende forma e sostanza la manovra economica del governo Monti. Ecco le principali conseguenze per le famiglie italiane.

Pensioni.

La principale novità è la richiamata in servizio dei pensionati nati negli anni Venti e Trenta, che torneranno a servire la patria nei luoghi del loro ultimo impiego, ma con la qualifica di apprendista.

Qualora il luogo di lavoro non esista più (fabbriche chiuse, negozi falliti, ristoranti scomparsi, caseggiati o interi quartieri demoliti ecc.) il lavoratore dovrà portarsi una sedia da casa e attendere, seduto davanti all'uscio, nuove istruzioni.

Previsto un corso di riavviamento professionale per le categorie tecnologicamente desuete, come i mietitori con falce a mano, i macchinisti di locomotive a carbone e i cuochi specializzati in penne mantecate alla rucola.

Premio di mortalità.


Il ritorno al lavoro di qualche milione di pensionati non basta a compensare il costante aumento dell'età media. E' previsto, pertanto, un premio di mortalità, indirettamente proporzionale all'età del decesso.

Morire entro i settant'anni consentirà al pensionato di usufruire di una buonuscita di almeno 50 mila euro, con forte incremento delle spese per le esequie e ricaduta positiva sul settore delle pompe funebri. I più fortunati - coloro che moriranno entro il primo anno di vita pensionistica - avranno anche una medaglia d'oro alla memoria.

Età pensionabile.


Nonostante voci incontrollate, l'età pensionabile è ancora prevista. Si calcola con una facile formula: l'età attuale più un anno. In pratica ogni italiano, in qualunque momento della propria vita, dovrà calcolare la propria età e aggiungere un anno, e saprà quando potrà andare in pensione. Pare che lo staff del ministro Fornero abbia tratto ispirazione, per questo provvedimento, dal cartello appeso in molti bar e tintorie "Oggi non si fa credito, domani sì".

Tassa sulla casa.


Torna la tassa sulla prima casa, con una novità rilevante: per ragioni di equità, la dovrà pagare anche chi non possiede una casa, e in tutti questi anni ha comodamente approfittato dei grandi vantaggi fiscali garantiti da questo furbo espediente. La dicitura "tassa sulla prima casa" offre allo Stato anche un'altra possibilità di prelievo.

"La definizione", spiega il dottor Scamarza dell'Agenzia delle entrate, "non si presta a equivoco alcuno: vuol dire la prima casa che ciascuno di noi ha posseduto nella sua vita, anche se poi si è trasferito altrove. Lo stesso appartamento può essere stato "prima casa" di un sacco di famiglie, ed è ovvio che ciascuna di queste è tenuta a corrispondere il relativo tributo".


Prelievo bancario.


Il prelievo sui conti correnti è obbligatorio. Ma, per evidenti ragioni di coinvolgimento del cittadino, deve avvenire in presenza del correntista.

Il protocollo prevede che il funzionario addetto si avvicini allo sportello in compagnia del correntista, lo costringa a prelevare il 10 per cento di quanto possiede e nel momento in cui il cassiere porge le banconote al correntista gliele strappi di mano con un gesto deciso e severo, pronunciando la formula di rito "Questi se li può scordare!".


Evasione fiscale.


Il fenomeno è così grave ed esteso che il governo lo ha definito, in un recente documento, "grave ed esteso". Nel prossimo documento il premier prevede di inasprire ulteriormente il suo atteggiamento nei confronti del fenomeno, arrivando a definirlo "molto grave e molto esteso". Ma i falchi del ministero dell'Economia, secondo indiscrezioni, insistono perché l'evasione fiscale sia definita "eccezionalmente grave ed eccezionalmente estesa".

Trasparenza Per ogni chiarimento, le procedure legali per la trasparenza sono contenute nel Dl 576 bis ex 465, quondam executio, salvo eventuali protocolli in carico al maneudente (e/o valladorante) in uso a partire dalla prima o seconda turnazione presso ogni ufficio localmente addetto o trans-addetto, salvo exeguis mediante fissazione in secondo grado.
fonte: L'Espresso


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