La procura di Monaco accusa il patron della F1 di aver versato una tangente da 44 milioni di dollari a un banchiere per la cessione dei diritti del circus
Bernie Ecclestone è stato incriminato per corruzione dalla Procura di Monaco di Baviera, in Germania. Il patron della Formula 1 è accusato di aver pagato 44 milioni di dollari a un ex banchiere tedesco, Gerhard Gribkowsky, per convincerlo a cedere i diritti del circus, detenuti dalla Bayern LB, alla CVC, il fondo d'investimenti britannico di cui Ecclestone è direttore esecutivo.
La notizia scuote il mondo della Formula 1 ma l'inchiesta, di fatto, andava avanti da oltre due anni e aveva già portato lo scorso giugno alla condanna a otto anni e mezzo di carcere per l'ex dirigente della BayernLB, Gerhard Gribkowsky, per corruzione, frode ed evasione fiscale. Gribkowsky ha confermato di aver ricevuto il denaro da Ecclestone nel 2006 e 2007 in relazione alla vendita dei diritti di F1 a CVC.
Ecclestone però, dal canto suo, ha più volte negato ogni addebito, confermando però di aver girato dei soldi a Gribkowsky che aveva minacciato di ricattarlo. Secondo l'accusa avrebbe però pagato la tangente attraverso una fondazione a nome della moglie e alcune società fantasma domiciliate ai Caraibi (e nell’Oceano Indiano), quando nel contempo Gribkowsky era un dipendente di una banca pubblica e, come tale, non poteva di conseguenza ricevere denaro.
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