Seguimi in Twitter Seguimi in Facebook Seguimi in Pinterest Seguimi in LinkedIn Sottoscrivi il feed

luglio 12, 2015

L’ansia della mamma ingrassa il bambino.

In tutto il mondo occidentale il sovrappeso e l’obesità sono patologie in costante e crescente aumento e una buo­na par­te di que­sta po­po­la­zio­ne è rap­pre­sen­ta­ta da bam­bi­ni. L’o­be­si­tà in­fan­ti­le in­fat­ti è un pro­ble­ma di no­te­vo­le ri­le­van­za so­cia­le; ha u­na o­ri­gi­ne mul­ti­fat­to­ria­le e co­me ta­le è il ri­sul­ta­to di di­ver­se cau­se, più o me­no e­vi­den­ti, che in­te­ra­gi­sco­no tra lo­ro.

Ge­ne­ral­men­te pe­rò, e­sclu­se cau­se pret­ta­men­te me­di­che, l’o­be­si­tà nei bam­bi­ni tro­va la sua o­ri­gi­ne in al­cu­ne pro­ble­ma­ti­che ir­ri­sol­te a li­vel­lo fa­mi­lia­re. La ma­dre fin dal­la na­sci­ta del bam­bi­no gio­ca un ruo­lo do­mi­nan­te nel rap­por­to con il ci­bo sia per la sua pre­sen­za ge­ne­ral­men­te mag­gio­re ri­spet­to al pa­dre, sia a un li­vel­lo me­no con­sa­pe­vo­le per es­se­re sta­ta (nei ca­si so­prat­tut­to di al­lat­ta­men­to na­tu­ra­le) la pri­ma fon­te di ci­bo per il bam­bi­no.

Il ci­bo è in o­gni ca­so il pri­mo ca­na­le co­mu­ni­ca­ti­vo tra ge­ni­to­re e fi­glio, quin­di il mo­do più an­ti­co di en­tra­re in re­la­zio­ne: spes­so al­cu­ni ge­ni­to­ri in buo­na fe­de ten­do­no a so­vrap­por­re il ruo­lo del ci­bo con quel­lo del­la re­la­zio­ne sti­mo­lan­do il bam­bi­no a nu­trir­si in mo­do ec­ces­si­vo e sre­go­la­to.

bambino grasso

Av­vie­ne co­sì che me­ren­di­ne e pa­sti non sem­pre ap­pro­pria­ti di­ven­ga­no e­qui­va­len­ti a cu­re e at­ten­zio­ni. La nu­tri­zio­ne ac­qui­sta un va­lo­re e­mo­ti­vo e si con­fi­gu­ra co­me un ul­te­rio­re mez­zo per e­spri­me­re il pro­prio af­fet­to o al­le vol­te per sop­pe­ri­re a qual­che sen­so di col­pa. Nul­la di gra­ve se tut­to que­sto av­vie­ne sal­tua­ria­men­te e con un cer­to gra­do di con­sa­pe­vo­lez­za (e­sem­pio: so­no sta­ta fuo­ri per la­vo­ro e do­po il mio ri­tor­no gli o le con­ce­do qual­che vi­zio in più a­li­men­tar­men­te par­lan­do); il pro­ble­ma na­sce quan­do que­sti com­por­ta­men­ti so­no piut­to­sto fre­quen­ti nel tem­po e si cro­ni­ciz­za­no ren­den­do poi, nei ca­si e­stre­mi ma non trop­po, lo stes­so bam­bi­no ca­pa­ce di sop­pe­ri­re da so­lo al­le ca­ren­ze ge­ni­to­ria­li tro­van­do con­for­to nel ci­bo. Spes­so il ci­bo rap­pre­sen­ta u­na buo­na ri­sor­sa e un va­li­do com­pen­so nei mo­men­ti di scon­for­to cau­sa­ti ma­ga­ri dal­l’as­sen­za pro­lun­ga­ta del ge­ni­to­re e quin­di ri­nun­cia­re al ci­bo si­gni­fi­ca u­na gra­ve per­di­ta di so­sti­tu­ti com­pen­sa­to­ri. Il ci­bo è an­che un re­go­la­to­re di an­sia: ca­pi­ta spes­se vol­te che sia co­sì per un a­dul­to, fi­gu­ria­mo­ci per un bam­bi­no che ha me­no ri­sor­se a di­spo­si­zio­ne e si but­ta a ca­po­fit­to sul ci­bo ren­den­do la pro­pria a­li­men­ta­zio­ne com­pul­si­va

Di co­sa ha bi­so­gno un bam­bi­no in e­vi­den­te sta­to di so­vrap­pe­so? Può sem­bra­re stra­no, ma la per­di­ta di pe­so ad o­gni co­sto non è mai l’o­biet­ti­vo prin­ci­pa­le del­la lot­ta al­l’o­be­si­tà in­fan­ti­le. Qua­lun­que sia la cau­sa, il bam­bi­no ne­ces­si­ta di a­mo­re; la fa­mi­glia de­ve sup­por­tar­lo e ras­si­cu­rar­lo sen­za mai  cri­ti­car­lo o giu­di­car­lo per la sua con­di­zio­ne fi­si­ca. Spes­so le fa­mi­glie dei bam­bi­ni o­be­si so­no an­ch’es­se for­te­men­te vit­ti­me di un di­sa­gio e in­ca­pa­ci di far fron­te al­la si­tua­zio­ne in mo­do ef­fi­ca­ce e fi­ni­sco­no per per­de­re il con­trol­lo a di­sca­pi­to del be­nes­se­re del bam­bi­no. Ri­sul­ta più u­ti­le al­lo­ra la ri­fles­sio­ne gui­da­ta del­la si­tua­zio­ne con l’aiu­to di un e­sper­to in un­’ot­ti­ca a tre­cen­to­ses­san­ta gra­di che, ol­tre a so­ste­ne­re psi­co­lo­gi­ca­men­te il bam­bi­no, coin­vol­ga pu­re la fa­mi­glia fo­ca­liz­zan­do l’at­ten­zio­ne sul­le di­na­mi­che che pos­so­no a­ver ge­ne­ra­to ta­le con­di­zio­ne. Il bam­bi­no o­be­so non do­vrà es­se­re la­scia­to so­lo, i­so­la­to: ha si­cu­ra­men­te un bi­so­gno piut­to­sto im­pel­len­te di ri­tro­va­re u­na cor­ret­ta a­li­men­ta­zio­ne, ma ne­ces­si­ta an­co­ra di più di tro­va­re com­pren­sio­ne e aiu­to al­l’in­ter­no del­la sua fa­mi­glia.

Se ti è piaciuto l'articolo , iscriviti al feed cliccando sull'immagine sottostante per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog:

Trovato questo articolo interessante? Condividilo sulla tua rete di contatti Twitter, sulla tua bacheca su Facebook o semplicemente premi "+1" per suggerire questo risultato nelle ricerche in Google, Linkedin, Instagram o Pinterest. Diffondere contenuti che trovi rilevanti aiuta questo blog a crescere. Grazie! CONDIVIDI SU!

Ultime notizie, foto, video e approfondimenti su: cronaca, politica, economia, regioni, mondo, sport, calcio, cultura e tecnologia.

0 commenti:

Random Posts