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agosto 30, 2010

Ecologia e computer: alcune riflessioni.

Prendo spunto dalle seguenti misurazioni, eseguite da un lettore di Linux Journal, indicano la durata delle batterie in un laptop Fosa 486DX2-66.

Le misurazioni sono state ripetute più volte e ne è stata fatta la media...

BATTERY LIFE

OpSystem Notes Duration (min)

Windows 3.1 Sparse HD use (solitaire, majong) 81
MSDOS 6.22 B&W use only, infrequent HD use 82
OS/2 Warp Misc Programs, moderate HD use 115
Linux B&W & Colour C programming, 121
heavy HD (swap) use

Considerazioni di LJ: c'è una ragione validissima perché accade ciò: Linux e OS/2 usano l'istruzione ``halt'' per interrompere il lavoro della CPU quando è libera. DOS e Windows non lo fanno. Inoltre ciò ha una diretta ripercussione sulla temperatura di funzionamento della CPU, che in Linux e OS/2 è molto meno calda che in DOS/Win!!! Alcuni mesi or sono una persona ha collegato un termometro alla CPU e ha postato i risultati nelle news...

Ciò conferma pienamente quella che fino a ieri era una mia impressione: che le pile del mio laptop si scaricano più velocemente (e che il suddetto scalda di più) quando viene usato con Windows...

Considerazioni personali: sembra che alcune ditte produttrici di software di base per personal computer ci abbiano sempre un po' preso in giro riguardo all'argomento "risparmio energetico" e, invece di migliorare il modo di funzionamento dei propri prodotti abbiano preferito incrementare il mercato degli accessori ``green'', nonchè, più o meno direttamente, il loro rendiconto (guarda caso, quante di queste ditte producono e vendono il software necessario a "risparmiare energia" nei laptop ?). La stessa leggerezza incosciente che ha permesso che per anni si costruissero ditte inquinanti e si utilizzassero nell edilizia materiali altamente cancerogeni fa in modo che l'utente ignaro sia convinto di fare del bene all'ambiente solamente perchè così gli stanno facendo credere.

Purtroppo viviamo in una società in cui l'apparenza regna sovrana e i numeri e le immagini vengono troppo facilmente strumentalizzati. Si pensi al detersivo che "lava il 50% di piatti in più" o allo shampoo che viene propagandato come una lozione di bellezza per capelli (cosicchè sembrerebbe che se uno passa la vita a lavarsi i capelli col prodotto xxx alla fine se ne ritroverà in testa moltissimi in più :-)

Purtroppo a molta gente ``sensibile all'ambiente'' (gli stessi che magari ogni fine settimana ne vengono sui colli a inzozzarceli coi rifiuti oppure a correre con potenti 4x4) crede che la tutela per l'ambiente possa limitarsi solamente ad avere lo zainetto col panda oppure a comprare il monitor col logo EPA, oggetti così carino che è impossibile non averli..., piuttosto che realizzare un vero risparmio energetico, che si porta avanti con la propria testa, non con quella degli altri.

Noi poveri illusi stiamo ``comprando'' l'ambiente, spendendo oltretutto un bel mucchio dei nostri soldi, solo perché da qualche anno a questa parte va di moda il prodotto ecologico !

Considerato che un computer è costruito per rimanere SEMPRE ACCESO, una diminuzione del 30% del consumo dovuta ESCLUSIVAMENTE al sistema operativo (come nel caso che abbiamo di fronte) mi pare molto più importante rispetto all'uso di qualchessia tool di risparmio energetico, anche perchè un hard disk che si spegne e riparte continumente consuma di sicuro una quantità di energia non inferiore rispetto che rimanendo in moto continuo e regolare, inoltre dura molto di più (ma siamo pur sempre figli di quella società che insegna: "butta il vecchio e compra il modello nuovo").

Il vero risparmio energetico però è una cosa che non vende bene, anzi, ai più da anche fastidio, in quanto è faticoso da fare e presuppone regolarità, impegno e piccoli accorgimenti quotidiani da parte di tutti, anche personali (e questo è fastidioso, in quanto è molto più semplice continuare a sporcare ed aspettare che i veri WWW o Greenpace si occupino del problema al posto nostro). Per questo le aziende non si interessano del reale consumo di un oggetto, a meno che non aiuti a vendere l'oggetto stesso.

Ben vengano comunque i monitor risparmiosi o i fustini biodegradabili, purchè:

1) ci dimostrino scientificamente che funzionano (e per questo occorrono dati e misurazioni incontestabili)

2) non siano una scusa per autoesentarci dal fare la nostra parte quotidianamente.

Che il mercato se ne freghi beatamente del vero risparmio energetico è palese, non tanto per la frittata fatta cuocere sopra il laptop, ma perchè lo vediamo ogni giorno, guardando i nostri fiumi reduci da battaglie contro anni di depuratori non costruiti o i nostri colli dopo che sono passati i vandali della domenica...

che non ci salti tuttavia in mente ora di dare solamente alle aziende la colpa di tutto... sarebbe troppo semplice...

I contributo più semplice che tutti noi possiamo dare è quello di evitare di lasciare accesa una luce inutilmente (che consuma molto di più di un computer), di mettersi in tasca le carte invece di lasciarle in giro per i monti, di fare una raccolta differenziata dei rifiuti e utilizzare, ove possibile, gli scarti organici come concime per i fiori (però alcuni obietteranno che "puzzano")... un piccolo impegno quotidiano, che deve divente una abitudine.

Il rispetto per la natura, che poi è rispetto per gli altri e per le generazioni che verranno, è un dovere sacrosanto di ogni individuo e io sinceramente non me la sento di lasciare ai miei figli un mondo sporco e peggiore di quello che ho trovato. Verrà un momento in cui, a ragione, verranno a chiederci di rendere atto di ciò che abbiamo fatto e in quel momento non ci si potrà tirare indietro.



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