Il presidente Mitterrand e il cancelliere Kohl in piedi mano nella mano davanti a una corona commemorativa all'ossario di Douaumont, Verdun nel 1984
Helmut Kohl è stata la seconda persona a ricevere il titolo di Cittadino onorario d'Europa, conferito dal Consiglio europeo solo tre volte, in riconoscimento dello straordinario lavoro da lui svolto per promuovere l'integrazione e la cooperazione europea, che costituisce il suo contributo al progetto europeo.
Durante il suo mandato presidenziale, Mitterrand si è fatto promotore dell'allargamento dell'UE, promuovendo l'adesione di Spagna e Portogallo. Fervente sostenitore di una maggiore integrazione europea, ha sostenuto l'adozione dell'Atto unico europeo nel 1986, che ha gettato le basi giuridiche iniziali per il mercato unico europeo.
Kohl e Mitterrand raggiunsero insieme questo obiettivo nel 1992 con l'adozione del Trattato di Maastricht, che rese realtà il loro sogno di un mercato transnazionale omogeneo.
Fotografia: Il presidente Mitterrand e il cancelliere Kohl si tengono per mano davanti a una corona commemorativa presso l'ossario di Douaumont, a Verdun, nel 1984.
L'unità tedesca e l'unificazione europea sono due facce della stessa medaglia.
Helmut Kohl
La Francia è la nostra patria, l'Europa è il nostro futuro.
François Mitterrand
Vita e contesto storico di Helmut Kohl e François Mitterrand campioni della riconciliazione.

Con i suoi sedici anni di mandato, Helmut Kohl è stato il cancelliere tedesco più longevo del XX secolo. Analogamente, Mitterrand è rimasto al timone della Francia per quattordici anni, il che rende la sua presidenza la più lunga nella storia del Paese. Mitterrand e Kohl sono morti rispettivamente nel 1996 e nel 2017, dopo decenni di servizio al loro Paese e all'Europa.
Il presidente Mitterrand e il cancelliere Kohl in piedi, mano nella mano, davanti a una corona commemorativa presso l'ossario di Douaumont, a Verdun, nel 1984.
Il presidente Mitterrand e il cancelliere Kohl si tengono per mano davanti a una corona commemorativa presso l'ossario di Douaumont, a Verdun, nel 1984.
Una visione per l'Europa.
Nel dopoguerra, Kohl e Mitterrand si impegnarono per rafforzare le relazioni franco-tedesche, sottolineando l'importanza della pace tra i due Paesi e promuovendo al contempo il progetto di integrazione europea. La fotografia dei due leader del 22 settembre 1984, che si tengono per mano durante una cerimonia commemorativa del 70° anniversario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, è un'immagine toccante e iconica che ottenne titoli sui giornali internazionali. Dimostrò quanta strada avessero fatto Francia, Germania ed Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
In riconoscimento di una vita dedicata alle relazioni franco-tedesche, nel 1988 ricevettero congiuntamente il Premio Carlo Magno , assegnato per il lavoro svolto a sostegno dell'unità europea.
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Le commemorazioni non hanno senso se non hanno per fine la riconciliazione, aveva detto in giugno Valery Giscard d' Estaing rimproverando a Mitterrand di aver respinto i discreti sondaggi di Kohl per ricevere un invito in Normandia. "Non si può dare ai tedeschi l' impressione di essere sempre tenuti in quarantena, oggetto della diffidenza di tutti", aveva scritto Libèration. "Dar loro l' impressione di essere una nazione di colpevoli rischia di rafforzare le tendenze pacifiste e neutraliste che vogliono vedere la Germania in un ruolo speciale tra Est e Ovest". I sensi di colpa sensibilizzano la fantasia. La scelta di Verdun, proposta dal presidente francese a Kohl, è più che un premio di consolazione. Verdun è nella storia dell' Europa un simbolo del dolore e del sangue, ma per la Francia è anche il simbolo dell' orgoglio nazionale. Nel 1966 la Francia aveva celebrato il cinquantenario della battaglia da sola.
RispondiEliminaDe Gaulle non aveva voluto al suo fianco nemmeno gli inglesi, alleati di due guerre. E oggi i nemici di entrambe le guerre onorano qui i rispettivi soldati, per significare la volontà di un futuro per sempre comune. Verdun è la Stalingrado della prima guerra mondiale, il luogo dove come da nessuna parte una guerra di trincea e una strategia di logoramento avevano fatto massacrare in pochi mesi in un fronte così ristretto tante migliaia di uomini. I calcoli fatti sono approssimativi, basati sul numero delle divisioni che parteciparono alla battaglia, ognuna delle quali contava allora da tredicimila a quindicimila uomini. Ma nessuno sa con precisione quanti furono i morti. Mezzo milione, forse settecentocinquanta mila dal febbraio al giugno 1916. Giovani tra i 20 e i 24 anni. I cadaveri ritrovati sono 170 mila. Dopo la guerra, i francesi si preoccuparono di separare quelli dei soldati francesi da quelli dei soldati tedeschi. I primi furono seppelliti in cimiteri con le croci bianche, i tedeschi in cimiteri con le croci nere, come se anche nella tomba dovesse restare qualcosa della vergogna di avere appartenuto alla parte di chi la guerra l'aveva perduta.
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