José María Ortega Lara, ex funzionario carcerario sequestrato dall’Eta (Euskadi Ta Askatasuna, paese basco e libertà in basco), una volta militante del Partito Popolare (Pp), ha presentato ieri a a Madrid un nuovo partito politico, Vox, che conta tra le sue fila altre vittime del gruppo armato ed ex membri del Pp.
Vox, che aspira a presentarsi alle prossime elezioni europee del 25 maggio, nasce con l’obiettivo di essere “un’alternativa all’incapacità delle due grandi forze politiche” – popolari e socialisti – nel rispondere alla crisi strutturale in Spagna.
Ortega Lara – che è stato vittima del sequestro più lungo dell’Eta, 532 giorni tra il 1996 e il 1997 in una cella a Mondragón – si è unito al progetto dopo aver abbandonato il Pp nel 2008, con una ventina di anni di militanza alle spalle.
“È arrivato il momento di chiederci non ciò che la nazione può fare per noi, bensì cosa noi possiamo fare per la Spagna”, le prime parole di Ortega Lara durante la presentazione della nuova formazione politica.
In Vox figurano, tra gli altri, Ignacio Camuñas, ex ministro del governo di Adolfo Suárez, Ana Velasco, figlia del militare ucciso dall’Eta Jesús Velasco, e il filosofo José Luis González Quirós.
Nel suo manifesto, Vox, che afferma di essere una formazione completamente liberale, sostiene di avere come principi ispiratori l’ “indissolubile unità della nazione spagnola”, il “giustificato discredito” della politica e dei politici nel paese e “l’economia di mercato”.
In febbraio terrà un’assemblea straordinaria nella quale si eleggeranno presidente, segretario generale e membri del comitato esecutivo. Successivamente sarà comunicata una data per le primarie, dl quale uscirà un candidato per le europee.
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