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aprile 29, 2019

Gli effetti collaterali dell’auto elettrica dividono il mondo tra chi sogna e chi ride all’idea.

E’ in atto una campagna promozionale dell’auto elettrica con pubblicità e messaggi molto insistenti e superficiali.

Se è vero che i combustibili fossili non sono più un’opzione praticabile per i danni che recano al clima e per il loro progressivo esaurimento,  suscita comunque sgomento immaginare un futuro in cui ogni auto attuale è stata sostituita da una versione elettrica.

Parliamo di sostituire oltre 1 miliardo di automobili, nell’ipotesi favorevole e tutt’altro che scontata che le popolazioni nei paesi ancora “poco motorizzati” arrestino presto la loro fame di auto.

Un obiettivo che porterebbe con se un gran numero di problemi, alcuni in aperto contrasto con la battaglia per arrestare i cambiamenti climatici.
E’ in atto una campagna promozionale dell’auto elettrica con pubblicità e messaggi molto insistenti.

Gli effetti collaterali dell’auto elettrica.


Mirco Rossi, in un’analisi pubblicata sul sito di ASPO Italia, fa il punto su molti di questi problemi:
  • il minore impatto ambientale dell’auto elettrica si riduce molto quando si considera anche la fase di costruzione, lo affermano le analisi del ciclo di vita;
  • lo stesso vale per il consumo di energia  e risorse;
  • anche l’inquinamento dei centri urbani non vedrebbe che un miglioramento parziale;
  • la possibilità di scalare in tempo le fonti d’energia rinnovabile sono praticamente inesistenti per riuscire ad alimentare un volume di veicoli di questa dimensione;
  • anche le infrastrutture elettriche da realizzare capillarmente sono una sfida tecnologicamente ed economica proibitiva nei tempi scala necessari per arrestare i cambiamenti climatici (ristrutturazione della rete elettrica per sostenere le tante colonnine di ricarica ad elevata potenza).

Le conclusioni.


Rossi analizza ogni problema e conclude che:

L’espediente individuato (la vettura elettrica) presenta le caratteristiche adatte a trasmettere un messaggio, amplificato oltre misura dalla pubblicità, di merce capace di attivare processi di accelerata sostituzione e penetrazione in una ampia quota di mercato.



La “modernità tecnologica” di queste vetture risponde al bisogno (più indotto che reale) di innovazione, in quanto tale, e viene presentata e interpretata come particolarmente funzionale alla soluzione dei problemi climatico-ambientali.

L’universo dei potenziali compratori.


S’intende, in apparenza, considerando che l’universo dei potenziali compratori vuole e sa prendere in esame solo gli aspetti superficiali e semplicistici della questione: il carburante fossile inquina, l’elettricità non inquina.

[…] la faccenda è notevolmente più complessa e un regime di mobilità privata elettrica, concettualmente simile a quello attuale, non è affatto di facile attuazione e, in ogni caso, non rappresenterebbe certo la soluzione all’aumento delle emissioni di gas climalteranti e inquinanti.

Rossi conclude che la direzione da prendere dovrebbe essere quella di puntare ad elettrificare prima i trasporti collettivi anziché quelli privati, all’interno di un “processo di trasformazione dell’intera società” che riveda i bisogni reali e limiti gli utilizzi non prioritari.

E’ un’appello che proviene da più parti.
Leggi anche: La costruzione modulare rappresenta uno dei migliori progressi in termini di architettura.
Ma nell’orgia consumistica di un cambio completo del parco privato circolante, questo è un appello che nessuno ascolta.

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2 commenti:

  1. Sono due gli elementi che colpiscono già dopo pochi metri al volante di un'auto elettrica: il totale silenzio nel quale ci si muove e l'assoluta fluidità della guida. Se escludiamo il rumore dovuto al rotolamento dei pneumatici e i fruscii aerodinamici, comunque mai eccessivi, non arrivano altri rumori dal mezzo meccanico.

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    Risposte
    1. @Giampaolo Rossi.- Ovviamente. Il non avere un cambio di velocità permette accelerazioni fluide "senza strappi al motore", come cantava Battisti. Anzi, se il mezzo lo permette, l'accelerazione è impressionante anche senza essere al volante di una Tesla Roadster.

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