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settembre 05, 2023

La legislazione sanitaria nell’Unione Europea (1a parte)

Introduzione all'argomento.

L’integrazione regionale occupa un posto di rilievo nell’agenda politica degli Stati ed è considerata da un numero significativo di autori come il fenomeno internazionale più importante del XXI secolo.

Questo fenomeno presenta diverse dimensioni, legate agli obiettivi proposti da ciascun schema di integrazione: economico-commerciale; politico-strategico; sociale; culturale; giuridico-istituzionale. All’interno della dimensione sociale, le politiche sanitarie acquistano un’importanza superlativa. In effetti, in misura maggiore o minore, i processi di integrazione più sviluppati prevedono alcune misure in questa delicata materia, per le quali generalmente assegnano organismi incaricati di presentare proposte, elaborare rapporti, esaminare le politiche sanitarie degli Stati membri, tra gli altri compiti.

Tuttavia, per l’unica esperienza di integrazione di portata sovranazionale, l’Unione Europea (UE), la salute è considerata una priorità.

Sebbene ogni membro dell’UE possa scegliere le politiche sanitarie più adeguate alle circostanze e alle tradizioni nazionali, l’Unione è consapevole della necessità di preservare valori comuni, come il diritto di tutti a una sanità pubblica di alto livello e un accesso equo a un’assistenza sanitaria di qualità .

L’UE, infatti, spende milioni di euro ogni anno in attività volte a migliorare la sicurezza sanitaria, promuovere la salute, ridurre le disuguaglianze, fornire maggiori informazioni e aumentare la conoscenza sulla salute.

Va notato, tuttavia, che il settore sanitario è una competenza fondamentale degli Stati membri. L’UE non definisce le politiche sanitarie, né l’organizzazione o la fornitura di servizi sanitari e assistenza medica. Il compito dell’Unione Europea, in conformità ai trattati, è quello di intraprendere azioni complementari a quelle degli Stati membri, fornendo loro un valore aggiunto europeo , in particolare per quanto riguarda le principali minacce alla salute pubblica, su questioni di carattere transfrontaliero o ricadute internazionali e in quelle legate alla libera circolazione delle merci, dei servizi e delle persone.

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