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giugno 08, 2009

Disastro Airbus, recuperati 17 corpi. Proseguono le ricerche delle scatole nere

Altri diciassette corpi sono stati recuperati e altri avvistati dai mezzi di ricerca dell'A330 precipitato lunedì scorso nell'oceano Atlantico. Lo ha reso noto un portavoce militare brasiliano. Ieri erano stati recuperati i cadaveri di due delle vittime della sciagura. A bordo dell'Airbus Air France in volo da Rio de Janeiro a Parigi c'erano 228 persone, tra le quali dieci italiani.

"Altri corpi sono stati recuperati durante la giornata", ha dichiarato il portavoce delle forze aeree brasiliane, tenente colonnello Henry Munhoz. "Non vi è alcun dubbio che i cadaveri e i rottami recuperati provengono dall'aereo", ha aggiunto precisando che altri corpi sono stati avvistati e che oggi le condizioni meteo nella zona sono "sfavorevoli". Poi, senza scendere nei dettagli, ha detto che sono stati trovati anche altri bagagli appartenenti ai passeggeri del volo dell'Air France.
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I corpi recuperati finora sono a bordo di una fregata brasiliana che è in rotta verso l'arcipelago di Fernando de Noronha, a poco più di 800 chilometri dal luogo in cui è preciptato l'Airbus.

Dopo cinque giorni di ricerche vane, l'esercito brasiliano ieri ha annunciato di aver ritrovato due cadaveri di uomini e resti dell'aereo. Tra gli oggetti ritrovati anche una poltrona blu del velivolo con un numero di serie e uno zaino contenente un computer e un biglietto del volo il cui numero corrisponde a quello di un passeggero dell'Af 447.

Il ritrovamento è avvenuto a 640 chilometri a nord-est dell'arcipelago di Fernando de Noronha, sulla costa settentrionale del brasile. Alle ricerche partecipano 14 aerei e diverse imbarcazioni. La speranza è di poter recuperare elementi, e soprattutto le scatole nere, che possano aiutare a ricostruire le cause del disastro.

Da Parigi intanto il sottosegretario ai Trasporti Dominique Bussereau ha indicato che l'inchiesta si sta concentrando sul cattivo funzionamento dei sensori che misurano la velocità: "E' l'unico elemento che hanno gli investigatori in questo momento". "Ci sono state situazioni su Airbus, e forse anche su altri velivoli, in cui questi tubi non hanno più indicato la velocità perché entrati in un'area umida di bassa pressione, un'area di turbolenza" ha detto Bussereau.

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